lunedì 20 agosto 2012

Thirteenth Day - Le scuole superiori

18/8/2012

Dopo una lunga mattinata caratterizzata da un furioso temporale tipico di questa stagione, abbiamo continuato la visita all’interno degli edifici scolastici meckhesi; sviluppato attorno ad un cortile estremamente spazioso, il liceo della città di Meckhè ospita ben 2000 studenti, conta al suo interno un corpo docenti di ben 40 insegnanti ed occupa una superficie molto estesa, rispetto alle due altre due scuole visitate in precedenza. L’inaugurazione della struttura in questione risale all’anno 2001 ma inutile ripetere, ci sono delle carenze nell’organizzazione e nella conduzione davvero gravi. Compatibilmente alle risorse del luogo infatti, non possiamo che notare l’estrema superficialità con cui la struttura è diretta. Animali che comunemente troviamo sui bordi delle strade come caprette e polli, pascolano tranquillamente anche nel cortile del liceo portando necessariamente la struttura ad un degrado più repentino. Nelle aule, ancora aperte a causa degli esami di maturità l’arredamento è essenziale ma dignitoso; niente a che vedere con la scuola elementare all’interno della quale abbiamo eseguito il primo sopralluogo. Abbiamo anche la fortuna di interloquire con gli studenti, accorsi numerosi questa mattina all’istituto per ricevere l’esito finale della prova. “ Sostenere l’esame di maturità quest’anno è stato davvero duro tenendo conto dei vari ostacoli che sono intercorsi nel percorso di studi degli studenti del liceo; i mesi in cui abbiamo potuto frequentare le lezioni sono stati soltanto tre a causa del lungo sciopero degli insegnanti; in queste ultime settimane abbiamo cercato con impegno di recuperare il programma non svolto in classe ma le difficoltà sono state molte  e per certi versi difficilmente superabili. Oltre alla scarsa preparazione degli studenti un altro effetto di questo lungo sciopero è stato lo slittamento delle date delle prove di esame che sono cadute proprio in concomitanza con il Ramadan. Personalmente sono riuscito con successo a prendere la licenza superiore ma il mio pensiero va a tutti quei compagni che il prossimo ottobre saranno costretti a presentarsi nuovamente sui banchi di scuola. La biblioteca e il polo culturale al centro del progetto della ONLUS Help and Birth è indiscutibilmente un’inestimabile opportunità per tutti gli studenti di Meckhè, i quali potranno ovviare al problema della documentazione e reperimento del materiale scolastico. La popolazione in età scolare della mia città non può che essere entusiasta di questa iniziativa che contribuirà a formare gli universitari del futuro. “ La nota estremamente dolente di questa visita è comunque l’ingresso all’interno della biblioteca e dell’ aula informatica, unico esempio a Meckhè di questo tipo di costruzione destinato all’utilizzo da parte degli studenti. Un elemento di confronto che dovrebbe fornire ad Help and Birth dati importanti sia per quel che concerne la tipologia di struttura sia per quel che riguarda la capacità gestionale che ha dimostrato fino ad adesso il personale specializzato meckhese. L’aula in questione è una vera e propria delusione; sugli scaffali non sono presenti volumi, manuali o libri di testo (che nelle altre scuole avevamo trovato accatastati sul pavimento) e i computer in dotazione del liceo sono tenuti in uno stato di semi abbandono davvero preoccupante; completamente coperti di polvere e sabbia, ubicati sotto le finestre ed esposti quindi maggiormente alle intemperie. Le scrivanie con ripiano porta – tastiera consone all’utilizzo del PC  che non sono state utilizzate sono ammassate distrattamente al centro della stanza. Questa è in assoluto la prova più chiara di quanto sia indispensabile la preparazione adeguata di un comitato di gestione del cantiere ma anche l’istituzione di una commissione per quanto riguarda la gestione del progetto una volta ultimato.
Meckhè in primis non può permettersi che gli sforzi di Help and Birth siano dissipati con tale irresponsabilità.

La seconda struttura nella quale ci rechiamo è una scuola media poco distante dal liceo; suddivisa, come il resto degli istituti già visitati, in vari blocchi ove sono dislocate le classi e i vari uffici, osserviamo che effettivamente l’esterno dello stabile ha caratteristiche che lo rendono decisamente piacevole. Gli stabili che compongono la struttura sono infatti verniciati (probabilmente di recente) in rosa e divisi da vialetti resi ombrosi da grossi alberi; per la prima volta rileviamo che il grande cortile che di consuetudine è inserito nei progetti strutturali degli istituti educativi meckhesi, è sfruttato per le attività sportive degli studenti che possono infatti giocare basket grazie al campetto costruito sul retro . Il vero e proprio scempio a livello visivo e soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e la salute stessa degli allievi e degli abitanti del luogo, è l’enorme ricevitore che svetta sulle nostre teste e che poggia le sue fondamenta proprio su un lato del cortile della scuola. La seconda negligenza che rileviamo (ma che purtroppo non è esclusiva di questo istituto scolastico) è legato alla copertura in eternit, materiale che una volta danneggiato è estremamente insalubre addirittura cancerogeno e che in Italia ha tristi precedenti. Il responsabile di questa scuola media è il vicesindaco, figura che anche durante il primo viaggio di Help and Birth a Meckhè lo scorso dicembre, aveva espresso il suo massimo appoggio al progetto della biblioteca e del centro culturale.

Al termine della mattinata di oggi gli interrogativi che sicuramente ci attraversano la mente assumono contorni più definiti e nitidi; perchè se è indispensabile calarsi nella mentalità del luogo e non utilizzare sistematicamente la nostra realtà quotidiana come termine di paragone, è anche vero che quello di Help and Birth non deve essere soltanto un ruolo da finanziatore. Quello  che documentiamo noi non deve per forza essere il racconto di una bella storia dove tutti vissero felici e contenti in una realtà idilliaca seppur diversa da Prato, Firenze, Milano che sia. Lo spreco è spreco in qualsiasi cultura. La cattiva gestione idem. Affermare di aver portato con noi un metodo giusto, unico e imprescindibile per evitare queste cattive conduzioni è impensabile. Di certo possediamo maggior capacità critica. 

Help and Birth




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