sabato 31 marzo 2012

Unicittà.it Intervista Help and Birth

Unicitta.it ha deciso di farci un'intervista che vi riportiamo qui di seguito:

http://www.unicitta.it/2012/03/31/intervista-birth-entry-della-rete-universitaria-fiorentina/ 


HELP AND BIRTH è un’ associazione ONLUS, formata a metà del 2011 da un gruppo di studenti dell’Ateneo fiorentino e da poco entrata a far parte R.U.Fi, la Rete Universitaria Fiorentina. Per maggiori informazioni riguardo gli obbiettivi e le finalità del gruppo è possibile consultare la scheda di presentazione, nell’apposita sezione dedicata alla RUFi del sito Unicittà.
Quella che segue è l’intervista a Lorenzo Giorgi, presidente dell’associazione, che ci ha raccontato i dettagli del lavoro che il gruppo sta portando avanti in questi mesi, in particolare un progetto di Cooperazione allo Sviluppo per la costruzione di un centro culturale ed educativo nella città di Meckhe, in Senegal.

Lorenzo, come è nata Help and Birth? Quale è stata l’idea ispiratrice che ha portato all’incontro di tutti voi?
Il gruppo nasce all’interno dell’ateneo fiorentino, da studenti della Facoltà di Sviluppo Economico e Cooperazione Internazionale. I legami di amicizia tra i vari componenti hanno facilitato l’instaurazione di un gruppo forte, unito non solo da un intento comune e dalla voglia di mettersi a disposizione per gli altri, ma anche da un interesse più professionale, dettato dal tipo di studi. L’idea di fondare una ONLUS viene da un senso comune di voglia di partecipazione, di provare a creare qualcosa al fuori dei vecchi sistemi politici o dall’inserimento in colossi dell’aiuto globale. La costituzione di una piccola realtà, ovviamente, non è facile in questo periodo, specie quando ti poni l’obiettivo di perseguire a lungo termine i tuoi progetti, ben consci del fatto che senza impegno, fatica, e una forte passione per l’ “essere umano” in sé, non si potrebbe andare avanti per molto.

Come siete arrivati alla conoscenza della città di Meckhe in Senegal e cosa vi ha portato a decidere di operare proprio in quel territorio?
La richiesta del progetto viene direttamente dal Comune della città di Meckhe. Grazie ad un incontro tra noi e i rappresentanti di ASCOMI e alcuni cittadini residenti in Italia, si è deciso di realizzare il progetto. L’aspetto culturale, la necessità per una realtà importante di studenti (quasi 5000) di iniziare ad avere un accesso più completo, più rapido e diretto alle informazioni, nonché la possibilità di interagire con i compagni e di migliorare le loro possibilità di apprendimento, ci hanno convinto della bontà del progetto. Abbiamo deciso quindi di iniziare ad operare in Senegal, collaborando con questo Comune, in modo da iniziare a migliorare una realtà che ha necessità di capacità e conoscenze più ampie. Questo progetto va visto soprattutto in ottica futura, la cultura non è un bene deperibile e i bambini che riusciranno ad accedervi, saranno senz’altro un motore primo di un processo che porterà benefici anche ad altre fasce di popolazione, e spronerà i futuri studenti a seguire lo stesso percorso.

Come state portando avanti il percorso di realizzazione del progetto, in termini di contenuti e di raccolta fondi? Quali le difficoltà principali?
Il progetto, materialmente, si articola in 3 sezioni principali: una biblioteca con aula studio, un punto informatico e una sala riunioni per la comunità, oltre ad uffici per la gestione del posto. Il progetto è interessante anche per questo, è pensato in modo da avere una stabilità non solo al momento della realizzazione, ma anche in previsione futura. Abbiamo già incontrato il sindaco e gli altri esponenti della comunità locale, e con loro si è trovato un accordo per riuscire, una volta terminata la raccolta fondi e la costruzione, ad ammortare i costi in modo da renderlo totalmente dipendente dal Comune. Le difficoltà per la raccolta fondi ci sono, indubbiamente. Il periodo non è facile, crisi, manovre, tasse, continuano a colpire le tasche dei cittadini (NB: non faccio giudizi di valore qui, semplicemente constato un dato di fatto), le risorse alla cooperazione internazionale in Italia vengono tagliate e siamo da anni sotto gli standard della Comunità Europea. Di incentivi privati ce ne sono pochi, anche le banche hanno ridotto sensibilmente i bandi di concorso e i fondi che prima mettevano a disposizione per il settore associazionistico.
La fortuna vuole che le persone però condividano in ogni caso un senso di umanità, e per una buona causa spesso sono state partecipi alle nostre iniziative. Ricordiamo anche che la cultura dell’aiuto e dell’associazionismo è forte e ben radicata nella nostra tradizione, e che, grazie a bandi europei, è ancora possibile trovare discrete quantità di fondi per coprire i costi e di gestione, e di costruzione del progetto. In sostanza siamo positivi nonostante le oggettive difficoltà che vediamo intorno.

Che tipo di scenari vi si presentano in caso di realizzazione del progetto? Avete in programma di recarvi personalmente sul luogo?
Sul luogo ci siamo già recati tra il mese di dicembre e quello di gennaio. Il presidente e il tesoriere hanno già fatto un viaggio, accompagnati da altri due soci dell’associazione, per un incontro con la comunità locale e per iniziare a capire le dinamiche interne della città. È in programma un altro viaggio in agosto, con altri membri del direttivo e alcuni esperti per studiare le caratteristiche fisiche del luogo, in modo da realizzare il progetto sulla base di queste (es: tipo e composizione del terreno, provenienza materie prime, prime contatti con le imprese locali, ecc…). Il progetto in questo modo può essere modificato anche in base a caratteristiche reali (comprensibili solo sul luogo), se si dovesse ritenere necessario farlo. Per ora abbiamo un ottimo rapporto con il Comune e la città di Meckhe; ci conoscono, ed è nostra intenzione rafforzare questa conoscenza. Si ritiene che noi del cosiddetto “Primo Mondo” siamo a conoscenza delle necessità altrui, ma spesso è falso. Bisogna parlare con le persone, raccogliere idee e sentire gli umori e le intenzioni delle comunità. Senza appoggio locale non si realizza un bel progetto, per questo siamo contenti di questo primo viaggio e del buon rapporto sviluppatosi con i cittadini.

Infine, per chi fosse interessato ad unirsi al gruppo e a collaborare con voi, come può contattarvi e quali requisiti chiedete?
Per quanto riguarda i requisiti, richiediamo innanzitutto una forte passione per gli altri. Ovviamente questa deve essere la base, la volontà di aiutare deve partire da dentro una persona, ma da sola non basta. Siamo sempre aperti a nuovi collaboratori, cerchiamo persone con capacità, conoscenze nei più svariati campi (l’interdisciplinarità aiuta nel comprendere vari aspetti di un progetto) e che vogliano mettersi in gioco, sapendo superare anche ostacoli e difficoltà. Questo è utile sia in ottica organizzativa, che personale: parlare con autorità, volantinare, creare eventi, fare bilanci, trovare materiale tecnico per installazioni e tutta un’altra serie disparata di attività, non sono nelle corde di tutti i soggetti, quindi è un ottimo metodo per migliorare le proprie qualità personali, anche in quegli aspetti che non si sono mai potuti, o voluti, sviluppare. Un mettersi in gioco insomma.
Al momento abbiamo un blog e una pagina facebook dove poterci seguire e da cui ricavare i contatti dei membri. Poi ovviamente tramite mail helpandbirth@gmail.com che viene costantemente controllata. Visto che ora è possibile, ci piace incontrare di persona chi è interessato, vogliamo creare un contatto umano, che vada oltre la qualità e le caratteristiche professionali. Cerchiamo persone innanzitutto. Con queste ci si organizzerà per aiutarne molte altre.


Margherita Ghita

mercoledì 28 marzo 2012

Reunion

Help and Birth at work! Come sempre d'altronde! Marzo sta per finire e con lui se ne vanno gli eventi organizzati questo mese! Aprile non è ancora cominciato ma noi abbiamo già un'agenda fittissima di impegni e di eventi, di cui vi parleremo a breve! Per il momento vi auguriamo una buona giornata!

Help and Birth

lunedì 26 marzo 2012

THE WEEK IN A WORLD MAP _ lun. 26.03.2012



1 - MYANMAR - 19 Marzo 2012. E' stato liberato oggi un anziano leader della minoranza etnica Karen, che da oltre mezzo secolo lotta per una maggiore autonomia dal governo centrale della popolazione al confine con la Thailandia. Mahn Nyein Maung era stato condannato a 20 anni di carcere la settimana scorsa dalle autorità governative per reati politici, visto che in attesa delle elezioni in primavera il Paese è ancora in mano ad una dittatura militare. La sua liberazione, avvenuta grazie ad un indulto, consentirà di riaprire i negoziati tra governo e Karen, che si erano avviati dopo aver concordato un cessate il fuoco in Gennaio per interrompersi con l'arresto di Maung.

1 - MYANMAR - 19th March 2012. Today has been freed an old leader of the ethnical minority called Karen, which for more than 50 years is fighting for a deeper authonomy from the central government of this population on the boarder of Thailand. Mahn Nyein Maung was condemned to 20 years of jail the last week, from the governative authorities for political crimes, because until the spring elections the Country is still in the hands of a military dictatorship. His release, occurred thanks to a pardon, will let the reopening of the negotiates between the Karens and the government, that started after having agreed a cease-fire in January, stopped with the arrest of Maung.

2 - IRAQ - 20 Marzo 2012. Questa mattina si sono verificate esplosioni in varie città del Paese che hanno causato 39 morti e più di 180 feriti. Gli attentati più violenti, tutti condotti con ordigni e bombe rudimentali, sono stati portati a Kerbala, città santa per gli sciiti, con almeno 13 morti, ed a Kirkuk, dove le vittime sono state non meno di 7. Una bomba è esplosa pure vicino al Ministero degli Esteri a Baghdad, dove però non sembrano esserci vittime. Oggi ricorre il nono anniversario dall'invasione statunitense del Paese, ma alcuni esperti ritengono che dietro a questi attentati potrebbe esserci il desiderio di diverse nazioni di far fallire il prossimo vertice della Lega Araba, che si riunirà nei prossimi giorni a Baghdad, composto in larga maggioranza da sunniti.

2- IRAQ – 20th March 2012. This morning explosions detonated in different cities of the Country, causing 39 deaths and more than 180 hurted. The most violent attacks, all led with raw bombs and explosive devices, took place in Kerbala, holy city for Shiites, with 13 deaths at least, and in Kirkuk, where the deaths are not less than 7. A bomb exploded near the Foreign Ministry in Baghdad, however it seems there have been no victims. Today is the 9th anniversary of the USA invasion of the Country, but some experts think that behind these attacks there could be the desire of several countries to sabotate the next Arab League meeting, that will take place in Baghdad in the next days, composed mostly from Sunni people.
3 - MALI - 21 Marzo 2012. Questo pomeriggio a Bamako, capitale del Paese, un gruppo di militari ha preso il controllo della tv di Stato. Nella città ci sono state molte sparatorie da parte dei soldati che si sono poi diretti verso il palazzo presidenziale, circondandolo con mezzi blindati. In serata il palazzo è stato attaccato ed i militari sono riusciti a portare a termine con successo il colpo di Stato, mentre nelle strade sono continuate per tutto il giorno scontri tra i militari golpisti e quelli fedeli al vecchio governo. Non è ancora chiara la sorte del Presidente Amadou Toumani Tourè. I militari, che dichiarano di aver agito per rimediare all'incapacità del governo, hanno immediatamente sospeso la Costituzione ed imposto il coprifuoco.

3 - MALI - 21th March 2012. This afternoon in Bamako, capital city of the Country, a group of servicemen took the head of the State tv. In the city there have been many shooting from the soldiers that suddenly went to the presidential palace, surrounding it with armored vehicles. In the evening the palace has been attacked and the soldiers could finalize the military coup, while in the streets the shootings between the servicemen of the military coup and the regular soldiers continued all day long. The fate of the president Amadou Toumani Tourè. The servicemen, that declared to have acted remedy to the incapacity of the government, have immediately suspended the Constitution and imposed the curfew.

4 - SIRIA - 22 Marzo 2012. La guerra civile che ormai da mesi è in scena nel Paese, dove gli oppositore del regime di Bashar Al Assad si scontrano quotidianamente con l'esercito, si allarga sempre di più. La repressione dell'esercito, che finora ha causato più di 8.000 morti, è arrivata fino in Libano, dove stamattina sette razzi hanno colpito il villaggio di al-Qaa, zona in cui giungono spesso i profughi siriani, ferendo una persona. Intanto il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite chiede nuovamente al regime ed ai ribelli di applicare il piano di pace approvato negli scorsi giorni, minacciando provvedimenti più radicali in caso di rifiuto. Il provvedimento prevede il cessate il fuoco e l'avvio di un dialogo politico democratico nel Paese. Tuttavia, nel corso del pomeriggio, si sono registrati altri morti in varie città siriane.

4 - SYRIA - 22th March 2012. The civilil war that for months is taking part in the Country, where the opposers of the Bashar Al Assad regimen are fighting daily with the army, is getting wider. The repression of th Army, that until now caused more than 8.000 victims, has arrived up to Lebanon, where this morning seven rockets have hit the village of Al-Qaa, an area in which usually arrive Syrian refugees, hurting a person. Meanwhile, the Security Council of th UN is asking again to the regimen and the rebels to apply the peace plan approved in the last days, threating more radical punishments in case of refuse. The measure wants the cease-fire and the start of a political and democratic dialogue in the Counrty. However, during the afternoon, news of deaths arrived from several Syrian cities.

5 - ISRAELE E PALESTINA - 23 Marzo 2012. Da un rapporto ONU emerge che i coloni israeliani in Cisgiordania, nella località di Mateh Binyamin, vogliono trasformare in centri turistici oltre 30 sorgenti di acqua potabile, impedendone così l'accesso ai contadini palestinesi. Il testo, che accusa i coloni della West Bank di soprusi e violenze, denuncia il fatto che già le sorgenti vengono presidiate del personale di sicurezza degli insediamenti e che ora i coloni sarebbero intenzionati a costruirvi intorno centri turistici per poter sfruttare le polle acquifere. Sono già stati costruiti panchine, tavoli da picnic e parcheggi, tutto senza permesso. In passato alcuni contadini che hanno tentato di avvicinarsi alle sorgenti sono rimasti uccisi. Così, a più di 60 anni dalla deviazione del fiume Giordano per impedirne la fruizione a palestinesi e siriani, Israele continua a privare di acqua le popolazioni limitrofe come strategia per i propri fini occupazionistici.

5 - ISRAEL AND PALESTINE - 23th March 2012. From an ONU report comes out that the israelian colons in West Bank, in the place called Mateh Binyamin, want to transform 30 springs of pourable water in touristic centers, by doing so blocking the access to the Palestinian coutrymen. The text, that accuse the West Bank colons of violences and bad acts, denounces the fact that the springs are already surveilled by the security staff of the centers and now the colons intent to build around touristic centers to exploit the natural water pools. Benches, picnic tables and parkings are already realized, everything without permission. In the past, some countrymen that have tried to get near to the springs have been killed. So, 60 years far from the deviation of the West Bank river to avoid the seizing to Palestinians and Syrians, Israel keep on depriving of pourable water the nearby populations as a strategy for their occupational aims.

6 - INDIA - 24 Marzo 2012. Questa mattina 50 ribelli maoisti, appartenenti cioè allo stesso gruppo che nei giorni scorsi ha sequestrato due italiani, hanno catturato un parlamentare indiano, Jhina Hikaka, nel distretto di Koraput. Per la sua liberazione i maoisti, che lottano da tempo per una maggiore indipendenza delle regioni nord-occidentali inseguendo l'ideale comunista di Mao Tze-Tung, hanno richiesto la fine delle azioni militari anti-maoiste ed il rilascio di alcuni prigionieri. Questi rapimenti mirano a mettere in difficoltà il governo di fronte all'opinione pubblica, così come il sequestro dei due italiani rientra in una strategia volta a mettere in crisi Nuova Delhi nei rapporti internazionali.

6 - INDIA - 24th March 2012. This morning 50 maoist rebels, part of the same group that in the last days has kidnapped two Italians, have captured an Indian polician, Jhina Hikaka, in the district od Koraput. For his releasing the Maoists, fighting fo a wider independence of the north-west regions since long time, following the communist ideal of Mao Tze-Tung, have asked for the endinf of the military actions anti-maoists and the releasing of some prisoners. These kidnappings aim to put in difficulty the government facing the public opinion, as the same as the kidnapping of the two Italians enters into a strategy aimed to put in crysis New Delhi in the international relationships.
7 - SENEGAL - 25 Marzo 2012. Va in scena oggi il secondo turno di elezioni per nominare il nuovo Presidente. Dopo la prima votazione di circa un mese fa, oggi le urne sono aperte per il ballottaggio tra il capo di stato uscente Abdoulaye Wade, 85 anni, al potere dal 2000, e il suo ex primo ministro Macky Sall, 50 anni, che e' riuscito ha ottenere l'appoggio di tutta l'opposizione e di gran parte della societa' civile. Il voto si è svolto senza incidenti, data anche la supervisione di 300 agenti internazionali per controllare la sua regolarità. I risultati saranno resi noti nei prossimi giorni, ma sembra che Sall abbia buone possibilità di vittoria, viste le dure contestazioni dei mesi scorsi nei confronti di Wade.

7 - SENEGAL - 25th March, 2012. Today it's in program the second round of elections to appoint the new President. After the first vote about a month ago, today polls are open for a runoff between the incumbent head of state Abdoulaye Wade, 85 years old, in power since 2000, and his ex Prime Minister Macky Sall, 50 years old, who has gained the support of all opposition and much of the population. The vote took place without incident, due to the supervision of 300 international staff, to check its validity. The results will be announced in the coming days, but it seems that Sall has a good chance of winning, considering the tough challenges of recent months against Wade.

mercoledì 21 marzo 2012

Summit degli architetti...

Sopravvissuto al summit di ieri sera con gli architetti Perri, Gramigni, Di Domenico, Baldini e Barili.

Oggetto della discussione : modifica del progetto "Complesso Polivalente" a Meckhè, la modifica sarà solo strutturale, così da poterne trarre benefici quali l'abbassamento dei costi e la più veloce realizzazione.

L'idea è quella di dividere il progetto in piu edifici invece che in uno solo, il luogo rimarrà il solito, le funzioni rimarranno le solite.

Crediamo in questo progetto e magari con queste ultime modifiche lo avremo pronto in tempi minori.

Lorenzo E.N. Giorgi
Presidente Help and birth Onlus

lunedì 19 marzo 2012

THE WEEK IN A WORLD MAP _ lun. 19.03.2012




1 - YEMEN - 12 Marzo 2012. Continuano senza sosta gli attacchi americani nei vari Stati del Medioriente utilizzando i droni. La caccia a presunti covi di terroristi a suon di bombardamenti questa volta si è spostata in Yemen, dove per tre giorni si sono susseguiti raid che hanno causato 64 morti sospettati di essere militanti di Al Qaida. Gli obiettivi sono stati soprattutto presunti depositi di munizioni, tuttavia inevitabilmente anche diversi civili hanno trovato la morte sotto le bombe. Gli attacchi si sono concentrati soprattutto nella regione di Jaar, nella provincia meridionale di Abyan.

YEMEN - 12th March 2012. American attacks continue unabated in various states of the Middle East using the drones. This time the hunt for suspected hideouts of terrorists has arrived to Yemen, where for three days there have being raids which caused 64 deaths suspected to be militants of Al Qaeda. The targets have been mainly ammunition dumps, but inevitably many civilians have died under the bombs. The attacks were concentrated in the region of Jaar, in the southern province of Abyan.

2 - MALI - 13 Marzo 2012. I ribelli Tuareg del Movimento Nazionale per la Liberazione dell'Azawad (Mnla) hanno conquistato la città Amachach, a Tessalit, nel nord del Paese. La città ha un valore strategico di fondamentale importanza, avendo un aeroporto ed aprendo le strade ad un’offensiva contro Kidal, centro nevralgico della regione. La ribellione è iniziata ad inizio anno e ha come obiettivo l'indipendenza della parte settentrionale del Paese dal governo centrale di Bamako, la capitale. L'offensiva ha colto impreparate le forze governative in un Paese a pochi mesi dalle elezioni, tanto da raggiungere grandi successi contando su uomini ben addestrati appartenuti all'esercito di Gheddafi e su armi provenienti dalla Libia.

MALI - 13th March 2012. The Tuareg rebels of the National Movement for the Liberation dell'Azawad (Mnla) have conquered the city Amachach at Tessalit, in the north of the country. This city has a strategic value of fundamental importance, having an airport and opening the roads for an offensive against Kidal, the nerve center of the region. The rebellion began earlier this year and his objective is the independence of the northern part of the country by the central government in Bamako, the capital city. The offensive has caught unprepared government forces, in a country where in a few months there will be elections, so it has achieved great success using well-trained men belonged to the army of Gaddafi and arms from Libya.

3 - SOMALIA - 14 Marzo 2012. Nella capitale Mogadiscio si è verificata un'esplosione nei pressi del palazzo presidenziale, causata da un attentatore suicida appartenente al gruppo ribelle degli Shabaab. Questo è un gruppo insurrezionale islamista che punta all'introduzione della shari'a come legge di stato ed al rovesciamento del governo in carica attraverso attacchi terroristici, come quello rivendicato oggi. I portavoce dei ribelli annunciano altre azioni violente e si dichiarano pienamente soddisfatti di aver raggiunto il palazzo presidenziale. Il bilancio delle vittime si aggira intorno ai 10 morti.

SOMALIA- 14th March 2012. In the capital city, Mogadiscio, an explosion deflagrated next to the presidential palace, caused by a suicide attempter member of the rebel's group called Al Shabaab. this is an islamic revolutionary group that aims to the introducion of the shari'a as state law and to knock over the government in charge throught terroristic raids, as the one revenged today. the spokesmen of the rebels declare that in the future other violent episodes will happen and that they're deeply satisfied of having reached the presidential palace. the balance of the victims is around the number of 10 bodies.

4 - ETIOPIA - 15 Marzo 2012. Il governo etiope di Addis Abeba ha annunciato di aver attaccato “campi di addestramento di sovversivi” in territorio eritreo, accusando il governo di Asmara di addestrare terroristi affinchè compiano attacchi sul proprio territorio. I raid si sono verificati a circa 16 chilometri dal confine tra Etiopia ed Eritrea, esattamente nelle regioni di Gelakalay e Gimbina, in risposta ad un attentato avvenuto in territorio etiope il 18 Gennaio scorso che ha causato la morte di 5 turisti. L'Eritrea è guidata da un governo molto autoritario già da 20 anni ed è accusata di sostenere anche i ribelli somali di al Shabaab. Tra Etiopia ed Eritrea da sempre la tensione è molto alta, dopo una guerra che ha causato circa 80.000 morti, tanto che persino gli USA hanno invitato alla calma ed a non intraprendere altre azioni per evitare il rischio che possano riemergere dei conflitti.

ETHIOPIA- 15th March 2012. the ethiopian government has announced his wish of attacking "riot training camps" in eritrean territory, accusing the Asmara government of training terrorists to score raids in Ethiopian territory. the raids have taken place around-16 kms far from the board between Ethiopia and Eritrea, precisely in the regions of Gelakalay and Gimbina, as reply to an attempt happened in ethiopian territory the 18th of January 2012, that caused the death of 5 tourists. Eritrea is being led by such an authoritarian government for 20 years and is accused to support the somalian rebels of Al Shabaab. between Ethiopia and Eritrea the relations are so strained that, after a war that caused about 80.000 deads, USA too suggested to keep calm and not to do any kind of actions to avoid the risk of digging out sleepy coflicts.

5 - AFGHANISTAN - 16 Marzo 2012. A Kabul un elicottero della Nato precipita su una casa nell'area di Hussainkhel del quartiere Bagrami. Sembra che il mezzo abbia subito problemi tecnici e che non ci sia stato un attentato, come era stato dichiarato inizialmente. Il bilancio è di 12 soldati turchi morti e diversi civili rimasti uccisi e feriti nell'incidente. Il governo di Ankara ha chiesto di fare luce sulla vicenda.

AFGHANISTAN - 16th March 2012. in the capital Kabul, an helicopter of the NATO fell down on a house in the zone of Hussainkel in the Bagrami quarter. looks like the aircraft suffered technical problems and so the suspect of attempting is far, as initially declared. the balance reports 12 turkish soldiers and some civils dead in the accident. the Ankara government asked to throw light on what happened.

6 - TIMOR EST - 17 Marzo 2012. Nella piccola nazione del sud-est asiatico, indipendente da 10 anni dall'Indonesia, si sono svolte oggi le elezioni per eleggere il nuovo presidente. Nonostante i timori della vigilia, non si sono registrati incidenti o denunce di brogli e circa un milione di persone si sono recate ai seggi. Il presidente uscente, il Premio Nobel per la Pace del 1996 Ramos Horta, si è rivelato sconfitto e la vittoria sarà contesa tra Francisco 'Lu Olo' Guterres, leader della prima forza di opposizione del Paese ed il generale Taur Matan Rua, ex capo delle Forze armate, considerato in vantaggio per la sua figura di “uomo forte” della nazione, essendo considerato da tutti un eroe in grado di garantire stabilità ad un Paese in fase di democratizzazione.

EAST TIMOR - 17th March 2012. In the small Southeast Asian nation, independent from Indonesia since 10 years, the elections were held today to elect a new president. Despite the fears of the vigil, there were no incidents or allegations of fraud and about a million people went to the polls. The outgoing president, Nobel Peace Prize in 1996 Ramos Horta, has revealed defeated and victory will be fought over by Francisco 'Lu Olo' Guterres, leader of the first opposition force in the country and General Taur Matan Rua, former head of armed forces, considered an advantage for his figure of "strong man" of the nation, being considered a hero by all able to provide stability to a country undergoing democratization.

7 - GUINEA BISSAU - 18 Marzo 2012. A seguito della morte nel Gennaio scorso del presidente Malam Bacai Sanha a seguito di una lunga malattia, oggi si vota in tutto il Paese per eleggere il nuovo presidente. Per l'occasione tutte le frontiere del Paese sono state chiuse per evitare rischi di incidenti. Circa 593 mila persone sono chiamate al voto in un Paese che è considerato uno dei crocevia internazionali del traffico di droga. Proprio questo tema è stato al centro della campagna elettorale ed il candidato Kumba Yala, considerato favorito, fa della lotta al narcotraffico una bandiera del suo programma. "Vogliamo dare alla gente la speranza che ha perso e intensificare la lotta contro la corruzione e i trafficanti di droga", dichiara il suo portavoce.

GUINEA BISSAU - 18th March 2012. Following the death in January of President Malam Bacai Sanha in consequence of a long illness, today in this country there are elections to vote a new president. For the occasion all the country's borders were closed to avoid accidents. Approximately 593.000 people will vote in a country that is considered a crossroads of international drug trafficking. This theme has been the focus of the electoral campaign and the candidate Kumba Yala, considered the favorite, makes the fight against drug trafficking a banner of his program. "We want to give people who lost hope and intensify the fight against corruption and drug traffickers," said his spokesman.

lunedì 12 marzo 2012

THE WEEK IN A WORLD MAP _ lun. 12.03.2012




1 - IRAQ - 5 Marzo 2012. A Haditha, città a circa 200 km a nordovest di Baghdad, una cinquantina di uomini armati ha compiuto una serie di attacchi nella nottata a vari posti di polizia. Le azioni hanno causato la morte di 27 agenti ed il ferimento di altri 5 e sono iniziate con il sequestro di due ufficiali di polizia nelle loro abitazioni, ritrovati morti poco lontano da esse. Anche 3 dei rapitori sono morti nelle sparatorie. Il portavoce della polizia, Tareq Sayeh Hardan, accusa Al Qaeda per il quello che è il più grave e violento attacco dell'ultimo anno per la città che fu teatro di una strage nel 2005. La regione è a maggioranza sunnita e le comunità locali negli ultimi anni si erano schierate dalla parte delle forze americane per combattere i militanti di Al Qaeda, con un grosso contributo delle forze di polizia. Per questo è molto probabile che l'attacco sia stato realmente pianificato dall'organizzazione terroristica.

IRAQ - 5th March 2012. In Hadita, a city 200 km in the north-west of Baghdad, around-fifty armed men have committed a series of attacks by night, hitting different police blocks. the actions, which have caused the death of 27 agents and 5 others hurted, started with the kidnapping of 2 police officers in their houses, found dead not far from these. 3 kidnappers too found the death in the shootings. the spokesman of the police, Tareq Sayeh Hardan, accused Al Qaeda as responsible of the most brutal an violent attack in the last year, in the same city which was theatre of the 2005 massacre. the region in mostly sunni and the local communities have lined up with the US forces in these last years, to fight against the Al Qaeda militians, with a great contribute of the police forces. that's why it's very probable that the attack was really planned by the organization written above.
2 - LIBIA - 6 Marzo 2012. A Bengasi, seconda città del Paese, migliaia di rappresentanti delle tribù orientali e diversi comandanti delle milizie hanno proclamato l'indipendenza della Cirenaica (la regione orientale della Libia) eleggendo un congresso regionale con funzioni di governo e formando un esercito autonomo. In tutta risposta il presidente del Consiglio nazionale transitorio libico, Jalil, commenta la vicenda affermando che questo è un atto di cospirazione fomentato da Stati stranieri che rischia di mettere a repentaglio il futuro democratico ed unitario della Libia. Per evitare tutto ciò Jalil si dichiara pronto anche all'utilizzo della forza. Il dopo-Gheddafi si dimostra così un cammino molto difficile per il Paese, a causa soprattutto della composizione etnica molto variegata dei suoi abitanti.

LIBYA - 6th March 2012. In Bengasi, second city of the Country, thousands of oriental tribes representers and various militians commanders have proclaimed the independence of Cyrenaica (the oriental region of Libya), electing a regional congress with governmental offices, forming an independent army. as a reply, the president of the transiting national Libyan Council, Jalil, comments what's happened affirming that this is an act of conspiracy risen by foreign Countries that risks to put in danger the united and democratic future of Libya. to avoid all of this, Jalil declares himself ready to use the strength, if necessary. the after-Gheddafi results to be a very hard passage for the Country, obstacled most of all from the very different ethnical composition of its inhabitants.
3 - TUNISIA - 7 Marzo 2012. A Tunisi un gruppo di salafiti, ossia il movimento sunnita che da sempre invoca un ritorno alle origini dell'Islam ed un'osservanza autentica del Corano in chiave non fondamentalista, hanno dato vita ad una protesta assediando la facoltà di Lettere e scienze umanistiche “La Manouba”. Da diversi giorni l'università è teatro di grandi scontri e proteste in un Paese che sta attraversando da più di un anno un'incerta e convulsa fase di transizione dopo la caduta del regime di Ben Alì. In particolare, il motivo della protesta dei salafiti è il rifiuto di accettare nella facoltà le studentesse che indossino il niqab, ossia il velo islamico che copre integralmente il volto.

TUNISI - 7th March 2012. In Tunisi a group of salafitians, which is the sunni movement that since always is evoking the return to the origins of Islam and an authentical observance of the Koran in a non-fundamentalistic view, has started a protest besieging the faculty of Letters an Humanistic Sciences "La Manouba". for many days the university is being theatre of hard fights and protests in a Country which for a year is passing througha doubtful and convulse transition phase after the fell-down of the the Ben Ali regimen. in particular, the cause of the salafites' protest is the refuse to accept in the faculty the female students wearing the niqab, which is the Islamic veil that covers the face integrally.

4 - ECUADOR - 8 Marzo 2012. Le organizzazioni indigene hanno dato il via oggi ad una lunga marcia attraverso tutto il Paese in segno di protesta contro la politica mineraria del governo, il quale ha di recente siglato un accordo per lo sfruttamento su vasta scala di una miniera nel sud dell'Amazzonia da parte dell'impresa cinese Ecuacorriente. Qualche giorno fa alcune donne avevano consegnato all'ambasciata cinese una lettera di protesta in cui si leggeva che la miniera «distruggerà per sempre i territori dei popoli indigeni e la natura», venendo brutalmente allontanate dalla polizia. In risposta, gli Indios hanno proclamato la marcia che comincerà appunto oggi.
ECUADOR – 8th March 2012. The native organizations have starter a long march through the whole country as a sign of protest against mineral policy of the government, which has recently signed an accord for the long-range exploitation of a mine south from Amazonia from a Chinese enterprise called “Ecuacorriente”. Few days ago some women have dealed to the Chinese embassy a letter of protest in which there was written that the mine “will destroy forever the lands of the native people and the nature”, being brutally pushed away from the police. As reply, the Indios have proclaimed the march which will take place in this date.

5 - PAKISTAN - 9 Marzo 2012. Nella regione settentrionale del Paese, nel Waziristan, un drone americano creato dalla CIA ha sparato oggi due razzi contro un edificio ed un'auto uccidendo almeno 13 persone. La zona si trova al confine con l'Afghanistan e per questo motivo dall'inizio dell'anno sono già più di 40 le vittime causate dall'attacco dei droni americani in più di 26 attacchi in questa regione. Ufficialmente gli attacchi sono organizzati per cercare di eliminare una cellula terroristica che starebbe studiando una serie di attentati in Europa, tuttavia in realtà la gran parte delle vittime sono risulta essere sempre popolazione civile.
PAKISTAN – 9th March 2012. In the northern region of the Country, in Waziristan, an American drone created from the CIA today has launched two rockets directed to a building and a car killing at least 13 people. The area is on the border with Afghanistan and for this since the beginning of the year the victims killed by American drones attacks in 26 occasions are already more than 40. officially the attacks are organized to try to eliminate a terroristic cell that would be studying a series of attempts in Europe, however most of the victims result being civilians.

6 - ISRAELE E PALESTINA - 10 Marzo 2012. Per tutto il giorno si susseguono attacchi e violenze a suon di missili. A partire dalla serata di ieri raid israeliani sulla Striscia di Gaza hanno causato 12 morti e 19 feriti, in rispoasta ai quali una quarantina di razzi e di colpi di mortaio sono stati lanciati sul sud d'Israele provocando il ferimento di quattro israeliani. Nella mattinata di oggi un velivolo israeliano ha aperto il fuoco su due palestinesi in sella ad una motocicletta ritenendo che fossero due miliziani che si preparavano a lanciare razzi verso Israele. Nel pomeriggio, quindi, non si è fatta attendere la risposta palestinese, con un lancio di razzi senza gravi conseguenze nel sud di Israele soprattutto a Beer Sheva, capoluogo della regione del Neghev, dove per precauzione domani le scuole rimarranno chiuse.

ISRAEL AND PALESTINE - 10th March 2012. All day long stilled bombardments and violences. From yesterday evening Israelian raids on Gaza Stripe caused 12 deaths and 19 hurted. Responding to this, fourty missiles and many mortar fires were launched on the southern part of Israel causing four Israelian hurted. During this morning an Israelian plane opened fire against two Palestinian riders confusing them with two militians, thinking they were launching missiles against Israel. During the afternoon Palestinians, as answer, launched missiles without heavy consequences on the southern part of Israel, in particular in Beer Sheva, chief city of the region of Neghev, where the schools will be closed out of prevention tomorrow.
7 - AFGHANISTAN - 11 Marzo 2012. Nella mattinata un soldato americano ha aperto il fuoco all'impazzata contro delle abitazioni in due villaggi del distretto di Panjwai, nella regione di Kandahar, causando la morte di almeno 17 civili e diversi feriti. Tra questi ci sono nove bambini e tre donne. Il soldato, che è stato immediatamente arrestato da militari della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf), soffriva da tempo di disturbi nervosi e probabilmente questa strage deriva da un raptus di follia. Il Presidente Karzai ha chiesto alla NATO di fare chiarezza sulla vicenda, mentre Obama si scusa definendo il fatto “tragico e scioccante”.

AFGHANISTAN – 11th March 2012. This morning an American soldier shot wildly against some homes in two different villages in the district of Panjwai, in Kandahar area, killing at least 17 civilians and injuring some others of them. There were nine children and three women too. The soldier, who has immediately arrested by the International Force of Assistance to Security, has been suffering from nervous troubles by long time and this massacre is probably caused by an act of folly. President Karzai has asked NATO to explain clearly about the vicissitude, Obama apologizes and he defines this event a “tragic and shocking” fact.

giovedì 8 marzo 2012

marzo 2012

L'ULTIMO CAFFE'

L'ULTIMO CAFFE'


In occasione della chiusura del Caffè del Teatro Help and Birth Onlus ha deciso di organizzare L'ULTIMO CAFFE', in collaborazione con POP e ICCHETTAI, per festeggiare e salutare il "caffè".

L'ULTIMO CAFFE'? Perchè questo nome? Perchè per noi il caffe del teatro è semplicemente il "caffè", e cosi abbiamo deciso di usare una semplice tazzina, come se fosse l'ultima tazzina!

Mercoledì 14 Marzo - start 22.30! tutti carichi!!

dj set  LUCA DI VENERE

FREE ENTRY!!!!

PS: tutto il ricavato sarà devoluto nei progetti in Senegal!


CI VEDIAMO AL CAFFE'!!!



lunedì 5 marzo 2012

HELP AND BIRTH SBARCA A MILANO!


MOSTRA FOTOGRAFICA del viaggio in Senegal
PROIEZIONE DEL VIDEO REPORTAGE
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO ATTUALE

12 MARZO 2012
dalle 19.00 in poi...

presso
OSTELLO BELLO
Via Medici, 4 
Milano 


THE WEEK IN A WORLD MAP _ lun. 5.03.2012




1 - YEMEN - 27 Febbraio 2012. Il presidente yemenita uscente, Ali Abdallah Saleh, ha ufficialmente passato i poteri e le funzioni al suo successore, Abd Rabbo Mansour Hadi, dopo 33 anni alla guida del Paese. Il nuovo presidente è un esponente importante dello stesso partito del presidente uscente, al-Mo'tamar ash-Sha'by al-'Am, che rappresenta i sunniti. Il passaggio di consegne ha avuto luogo durante una cerimonia al palazzo presidenziale di Sana’a, la capitale. ''Metto la bandiera della rivoluzione in mani sicure'', ha detto Saleh alla fine della cerimonia, tuttavia gli scontri e le violenze che si sono succedute nell'ultimo periodo precedente alle elezioni non lascia presagire un futuro tranquillo per il Paese.

YEMEN - 27th February 2012. The outgoing yemeni president, Ali Abdallah Saleh, has officially passed the powers and offices to his succeeder, Abd Rabbo Mansour Hadi, after a leading of 33 years at the head of the country. The new president is an important member of the same party as the Ali Abdallah Saleh’s one, called al-Mo'tamar ash-Sha'by al-'Am, representing the sunni. The transmission of the offices took place during a ceremony in the presidential palace of Sana’a, the capital city. “I’m putting the flag of the revolution in secure hands”, said Saleh at the ending of the ceremony, yet conflicts and violences that are following one another in the period before the elections doesn’t induce to think of a serene future for the country.

2 - SRI LANKA - 28 Febbraio 2012. Migliaia di persone in tutto lo Sri Lanka sono scese in piazza per protestare contro la risoluzione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (Unhrc) sui presunti abusi commessi da governo e ribelli tamil durante la guerra civile. Le manifestazioni sono state organizzate direttamente dal governo presieduto da Mahinda Rajapaksa, il quale è stato accusato da un rapporto dell'Onu di essere responsabile della morte di circa 40 mila civili nei bombardamenti durante la guerra civile e di violenze inaudite verso intere comunità. Ai cortei si sono uniti civili musulmani, indù e buddhisti, monaci e parlamentari, scandendo slogan e sostenendo che l'Onu ed i Paesi occidentali vogliano interferire con la politica interna del Paese. In realtà ci sono molti indizi a sostegno delle accuse dell'Onu, come testimoniano i circa 100 mila civili morti durante il conflitto e come denunciano molti sostenitori del partito d'opposizione, il quale denuncia anche una deriva autoritaria del governo.

SRI LANKA - 28th February 2012. Thousands of people all over Sri Lanka went down in the streets to protest against the solution of the United Nations Human Rights Council (UNHRC) about suspected abuses committed by government and Tamil rebels during the civil war. The manifestations have been organized directly from the government held by Mahinda Rajpaksa, who has been accused from a report of the UN to be the responsible of the death of like-40 thousands civils in the bombings during the civil war and of incredible violences against intere communities. In the demonstration Hindi, Muslim and Buddhist civils, with monks and government members, met to shout slogans and to adfirm that UN and West Countries have the intentions of interferring in the internal policy of the Country. Actually, there are many indices supporting the UN accuses, as testimoniated by the around-100 thousands people died in the conflict and as denounced from many supporters of the opposite party, who denounce, too, an authoritarianistic adrift of the government.

3 - COREA DEL NORD - 29 Febbraio 2012. Il governo di Pyongyang annuncia di porre fine ai test missilistici a lungo raggio e sulle attività nucleari di arricchimento dell'uranio. La decisione è stata presa in seguito ad un vertice tenutosi a Pechino tra membri del governo statunitense ed i rappresentanti del regime di Kim Jong-un. L'accordo prevede lo stop alla corsa al nucleare, con il via libera per il ritorno degli ispettori internazionale a monitorare la situazione nelle centrali nordcoreane, in cambio di forniture di cibo da parte degli USA. Parole di soddisfazione provengono da parte statunitense, che considerano l'accordo “un primo passo positivo verso la completa e verificabile denuclearizzazione della penisola coreana”, tuttavia è necessaria grande cautela viste le intenzioni da sempre poco chiare della Corea del Nord.

NORTH KOREA - 29th February 2012. The Pyongyang government declares to put the word “end” to the long-range missiles tests and to the nuclear activities of uranium enrichement. The decision has been taken after a meeting happened in Beijing, between USA government members and the representants of the Kim Jong-Un regimen. The deal asks to stop the nuclear challenge, with the all-clear for the return of the international inspectors monitorating the situation in the north-korean centrals, in exchange with food supplies from the USA. The American side declares to be satisfied, considering the deal “a positive first step aiming the complete and verifyable denuclearization of the korean peninsula”, however it’s necessary to be very prudent, seeing the all-time-long shifty intentions of North Korea.

4 - SUDAN - 1 Marzo 2012. Secondo i funzionari del Sudan del Sud un ingente numero di truppe sudanesi sarebbe stato ammassato in una città di confine del Sudan. Inoltre due aerei militari avrebbero sganciato sei bombe nella conte di Pariang, distruggendo due pozzi di petrolio e causando l'inquinamento dell'acqua potabile nella regione. Le autorità sudanesi hanno risposto con un no comment alle accuse di parte sud sudanese. I due Stati si sono separati dal Luglio dello scorso anno ma molte questioni rimangono irrisolte, come la demarcazione dei confini e la divisione delle entrate petrolifere. Il pericolo è il riaccendersi delle ostilità, come quelle succedutesi per 40 anni prima di un accordo di pace.

SUDAN - 1st March 2012. Staying at the words of the South-Sudan functionaries, a great number of sudanese troops should have been concentrated in a boarding city of Sudan. Moreover, two army planes should have dropped six bombs in the Pariang county, destroying two oil wells and causing the polluting of pourable water in the region. The sudanese authorities have replied with a “no-comment” to the south-sudanese charges. The two states have split in July of the last year, but many controversed questions are still left over, aslike the boarding trace and the division of the oil earnings. The danger is that the conflicts will come back to light, as happened in the last 40 years.

5 - PAKISTAN - 2 Marzo 2012. Almeno 10 soldati pakistani e 23 militanti islamici sono stati uccisi nel distretto nord-occidentale di Khyber da un gruppo di ribelli. La regione, infatti, è da tempo teatro di forti tensioni a causa di una presenza armata che ostacola le forze governative sul territorio, reclamando una certa autonomia da Islamabad. Il gruppo armato responsabile del fatto ha attaccato nella nottata un posto di blocco nella valle di Tirah, da dove si è prontamente scatenata la reazione dell'esercito che ha lanciato molte pattuglie alla ricerca dei ribelli.

PAKISTAN - 2nd March 2012. At least 10 pakistani soldiers and 23 islamic militians have been killed in the north-west district of Khyber, from a group of rebels. The region infact is since long time the arena of strong tensions caused by an armed presence obstaculating the governative agents on the territory, claiming a certain autonomy from Islamabad. The responsible armed group has attacked by night a block slot in the Tirah valley, from where the reaction of the army has explosed, sending many patrols seeking the rebels.

6 - MYANMAR - 3 Marzo 2012. A Mandalay, la seconda città del Paese, decine di migliaia di persone hanno accolto l'arrivo di Aung San Suu Kyi per un comizio elettorale. Il Myanmar è ad un mese di distanza dalle elezioni, le prime a cui la Nobel per la pace del 1991 potrà partecipare dopo essere stata reclusa per 15 anni dal regime militare al governo. La donna, ritenuta una delle icone mondiali di impegno civile e di libertà, è stata seguita dall'aeroporto al centro della città da centinaia di veicoli in festa. Il successo di San Suu Kyi è molto probabile, ora che il regime ha deciso di intraprendere una svolta democratica, tuttavia le incognite (anche sulla futura regolarità delle elezioni) lasciano lo scenario aperto a qualsiasi risultato.

MYANMAR - 3rd March 2012. In Mandalay, the second city of the country, dozens of thousands of people have welcame the arrival of Aung San Suu Kyi for an electoral meeting. Myanmar is one month far from the elections, the firsts to wich the year 1991 Nobel for Peace will be allowed to participate, after being convicted for 15 years from the militar government heading the country. The woman, considered as one of the world icons of civil engagement and freedom, has been followed from the airport to the city center by hundreds of cheering vehicles. The winning of San Suu Kyi is very probable, now that the regimen has decided to take a democratical shift, however the unknowns (first of all about the future regularity of the elections) leave the scenario opened to any result.