1 - YEMEN - 20 Febbraio 2012. Un ordigno è esploso oggi ad Aden, nel sud del Paese, nei pressi di un seggio elettorale alla vigilia delle elezioni presidenziali. Lo Yemen è uscito da pochi mesi da un regime retto da Ali Abdallah Saleh e queste elezioni dovrebbero sancire la nomina a capo dello Stato provvisorio di Abd Rabbo Mansour al Hadi, già vice presidente durante il regime. Tuttavia gli scontri tra forze governative e civili in questi tempi sono stati molti ed il clima a pochi giorni dalle elezioni è molto caldo. La morte di un militare nella sparatoria a seguito dell'attentato è la conferma.
YEMEN – 20TH February 2012. A device exploded today in Aden, in the southern part of the Country, nearby a polling station, the day before presidential elections. The nation had just overcame the regimen of Ali Abdallah Saleh, and these elections should ratify the charge of provisory State Chief of Abd Rabbo Mansour al Hadi, already vice-president during the last government. However, plenty of clashes between law enforcement agencies and civilians had been registered in the last period, and the general situation preceeding elections is still very hot. The death of a militar agent in the gunfire successed to the attempt confirms this atmosphere.
2 - SOMALIA - 21 Febbraio 2012. Nella regione meridionale del Paese si sono registrati oggi furiosi combattimenti che hanno visto contrapporsi le forze governative appoggiate da blindati e soldati etiopi e gli integralisti islamici al Shabaab. Da diversi mesi i fondamentalisti hanno concentrato centinaia di combattenti a difesa della regione da loro controllata. Il governo centrale ha deciso di riaffermare la loro presenza nella zona e, aiutato dalle forze etiopi che hanno subito grossi contraccolpi dall'interruzione delle rotte commerciali causata da al Shabaab, sta portando le proprie truppe verso Baidoa, la città principale della regione.
SOMALIA – 21 February 2012. in the southern region of the Country furious battler had been registered, wich have coinvolved governative troops standed by armoured vehicles and etiopian soldiers against militias of the islamic integralistic movement called “Al Shabaab”. Since many months the fundamentalists have concentrated hundreds of militians to defend the area controlled from them. The central government has decided to reaffirm its own presence in the region, and, helped by etiopian forces wich have suffered hard recoils for the commercial routes interferencies by Al Shabaab, is taking its troops to Baidoa, the principal city of the zone.
3 - SENEGAL - 22 Febbraio 2012. Le elezioni presidenziali, in programma domenica, sono sempre più vicine e questo aumenta la tensione nel Paese. Le manifestazioni organizzate a Dakar dagli oppositori del presidente Abdulaye Wade, che anche nei giorni scorsi sono state ostacolate con la forza dai militari, sono diventate sempre più violente. Da una parte si lanciano pietre e dall'altra lacrimogeni e proiettili, con il risultato che sta aumentando il numero dei morti tra i protestanti. La legge senegalese prevede un massimo di due mandati mentre l'attuale presidente si è candidato per la terza volta, suscitando l'indignazione delle opposizioni alle quali è stato proibito di manifestare dalle autorità. Ora la prospettiva della guerra civile non è così lontana.
SENEGAL – 22 February 2012. The presidential elections planned for Sunday are closer and closer, and this is causing the increasing of the tension in the Country. The manifestations organized in Dakar from the opponents of the actual president, Abdoulaye Wade, that even in the past days have been obstructed with the strenght by the army, are becoming every time more violent. From one side stones are launched, the other side replies with bullets and tear gas, increasing the pile of deaths among the protesters. The Senegalese law permits at the height two terms of office while Wade just candidated himself for the third time in a row, causing the indignation of the oppositions to wich it had been prohibited from the authority to manifest. Now the perspective of a civil war is not so far from reality.
4 - SIRIA - 22 Febbraio 2012. Le forze militari siriane, impegnate da mesi a reprimere nel sangue i movimenti di protesta avversi al presidente Bashar al Assad, hanno bombardato un centro stampa allestito dai ribelli a Homs. All'interno hanno trovato la morte due giornalisti: Marie Colvin, americana inviata del Sunday Times, e Remy Ochlik, fotografo francese. La Siria precipita, ogni giorno di più, nel baratro del massacro, scivolando verso una guerra civile forse anche troppo annunciata. Ormai Assad trova la condanna internazionale di tutti, poiché anche per i suoi alleati di vecchia data come Russia, Cina e Iran è diventato indifendibile. Particolarmente forte è stata la condanna di Usa e Francia.
SYRIA – 22 February 2012. the syrian army troops, since months occupied on repressing in the blood the protest movements claiming against the president Bashar al Assad, have bombed a press center organized from the rebels in Homs City. Inside the building, two dead journalist had been found: Marie Colin, american, sent from the Sunday Times, and Remy Ochlik, french photographer. Syria is sinking, day after day, in the black hole of the massacre, slipping to an already announced civil war. By now, Assad is aimed from the international condamnation of everyone, because even for his historical allieds as Russia, China and Iran, he became undefendable. The condamnation of France and USA has been particularly strong.
5 - IRAQ - 23 Febbraio 2012. Una serie di cinque attentati coordinati nelle province di Salahuddin, Diyala, Kirkuk ed a Baghdad ha causato una cinquantina di morti. Questi attacchi sono stati organizzati con ordigni rudimentali, soprattutto autobombe e uomini armati. Due di essi sono avvenuti nella capitale nel quartiere di Karrada, a maggioranza sciita. La tensione tra i sostenitori delle due fedi contrapposte, sciiti e sunniti, è aumentata dalla partenza dei soldati americani a Dicembre.
IRAQ – 23 February 2012. a series of five synchronized attempts in the districts of Salahuddin, Diyala, Kirkuk and in the Capital city Baghdad have caused around-fifty deaths. These attacks have been applied with rudimental devices, mostly bomb-vehicles and armed militians. Two of them have happened in the Capital city in the Karrada quarter, populated mostly by Shiites. The tension between the faithfuls of the two different cults, the Shiite and the Sunni, grew up from the leaving of American soldiers in December.
6 - AFGHANISTAN - 24 Febbraio 2012. A seguito del rogo dei Corani avvenuto tre giorni fa nella base Nato di Bagram, non bastano le scuse di Obama a placare l'ira dei fedeli. Oggi 7 persone sono morte a Herat in una protesta davanti al consolato americano dove è intervenuta la polizia. Anche a Kabul centinaia di persone si sono radunate davanti alle ambasciate ed agli edifici governativi lanciando pietre e cantando slogan anti-americani. Altre marce di protesta sono previste nelle città più grandi del Paese e il bilancio totale dei morti ammonta per ora a 19 persone. Intanto Obama ha annunciato che verranno prese misure adeguate contro i responsabili del gesto che sta scatenando questa nuova ondata di violenza.
Afghanistan – 24 February 2012. following up the Korans stake that took place three days ago in the NATO base of Bagram, the excuses of President Obama are not enough to stop the rage of the faithfuls. Today, seven people died in Herat during a protest in front of the american Consulate where the police had to occur. In Kabul, too, hundreds of people gathered in front of the embassies and the other governative buildings launching stones and shouting anti-american slogans. Other protesting marchs are planned in the biggest cities of the country and the total balance of deaths amounts, at the moment, to 19 persons. Meanwhile Obama has announced that appropriate measures will be taken against the responsibles of that act wich is causing this new wave of violence.
7 - ISRAELE - PALESTINA - 25 Febbraio 2012. A Gerusalemme centinaia di palestinesi musulmani hanno dato vita ad un lancio di sassi verso il ponte di Mughrabi in direzione del Muro del Pianto spaventando i fedeli ebrei in preghiera. In risposta militari e forze dell'ordine sono intervenuti sulla spianata con granate stordenti e arrestando diverse persone nel ruolo sacro per i musulmani. La protesta violenta da parte dei palestinesi è dovuta in larga parte alle dichiarazioni di Moshe Feiglin, leader del Manhigut Yehudit (partito di estrema destra) che ai primi di febbraio ha invitato tutti i suoi sostenitori a fare irruzione sulla spianata per “pulirla dai musulmani”. Alcuni seguaci del partito, nei giorni scorsi, si erano effettivamente recati al Monte del tempio provocando i fedeli musulmani.
ISRAEL AND PALESTINE – 25th February 2012. in Jerusalem, hundreds of muslim palestinians started to throw stones aiming the Mughrabi bridge, in the direction of the Wailing Wall, frightening the praying faithful Jews. As a reply, soldiers of the Army and cops intervented in the clearing ground with stunning grenades and by arresting several people in the sacred place for muslims. The violent protest from the palestinians in largely motivated from the words of Moshe Feiglin, leader of the Manhigut Yehudit (extreme-right wing party) who, in the first part of February, had invited all of his supporters to break-in to the clearing ground to “clean it up from Muslims”. Some followers of the party, in the last days, effectively went to the Mount of the Temple provoking the mulslim faithfuls.